Cos’è il reddito di cittadinanza?
Si tratta di un sussidio corrisposto dallo stato a supporto dei cittadini che si trovano in difficoltà economica a causa della mancata percezione di reddito o per la percezione di redditi troppo bassi.
E’ stato introdotto per contrastare la povertà e la disuguaglianza, aiutando le fasce economicamente più deboli della popolazione.
Viene erogato tramite una card sulla quale, mensilmente, viene caricata la somma spettante del sussidio.
L’importo a cui si ha diritto varia a seconda del numero dei componenti della famiglia, la presenza di figli minorenni, il possesso di immobili e la presenza di entrate extra, come prestazioni occasionali o lavori part time.
Quali requisiti devo avere per accedere?
Per avere diritto a percepire il reddito di cittadinanza è necessario possedere i seguenti requisiti:
cittadinanza italiana o europea, o possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo UE, del richiedente
residenza in Italia del richiedente da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo
ISEE inferiore a 9.360€
proprietà immobiliari non superiori a 30.000€ ad esclusione della prima casa, ovvero, immobile in cui si ha la residenza
Beni mobili del valore non superiore a 6.000€, ai quali è possibile aggiungere 2.000€ per ogni componente della famiglia successivo al primo (fino al raggiungimento di un massimo di 10.000€, incrementata di ulteriori 1.000€ per ogni figlio successivo al secondo e di 5.000 euro per ogni componente con disabilità
reddito familiare non superiore a 6.000€ annui, oppure a 9.360€ annui per le famiglie che risiedono in un’abitazione in affitto
possesso di autoveicoli, in riferimento a tutti i componenti del nucleo familiare, entro i 1.600 cc di cilindrata o, per i motoveicoli, 250 cc non di recente immatricolazione. Non si devono inoltre possedere imbarcazioni
Come lo richiedo?
La richiesta di accesso al reddito di cittadinanza può essere effettuata attraverso i seguenti canali:
tramite portale web INPS: accedendo, tramite spid, al servizio di compilazione della domanda
accedendo tramite Spid al sito web redditodicittadinanza.gov.it e compilando la richiesta di reddito di cittadinanza
tramite un ufficio postale, CAF o patronato: consegnando la documentazione necessaria per completare la pratica
Si può richiedere il reddito di cittadinanza con la Partita IVA?
Il reddito di cittadinanza è compatibile sia con chi ha la Partita IVA sia con chi ha un lavoro dipendente, a patto che non superino le soglie per poter beneficiare del sussidio.
Avere una Partita IVA aperta, non comporta, quindi, l’esclusione per la richiesta del reddito di cittadinanza. In fase di presentazione della domanda, è sufficiente dimostrare che, nonostante l’esercizio dell’attività di lavoro autonomo, il reddito familiare rimane al di sotto della soglia indicata dalla legge per averne diritto.
In questo caso, verrà riconosciuto un’indennità pari all’integrazione necessaria a fare in modo che i redditi familiari possano raggiungere la soglia minima indicata dalla legge.
Per il lavoro autonomo è individuato come differenza tra ricavi e compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività relativi al trimestre solare in cui è stata avviata l’attività (per il regime forfettario ricavi moltiplicato per il coefficiente di redditività).
Anticipazione del reddito di cittadinanza per apertura attività di lavoro autonomo
A partire dal 2021 è stato introdotto il bonus reddito di cittadinanza per i contribuenti che stanno già percependo il sostegno e decidono di aprire una Partita IVA, che ti permette di avere subito tutto il reddito di cittadinanza per poterlo investire nella tua idea e supportare l’apertura della tua Partita IVA. Questo bonus prevede un massimo di 4.680€ totali e 780€ mensili.
Questa misura è stata introdotta per favorire l’apertura di attività di lavoro autonomo.
Possono presentare domanda di anticipazione , i soggetti che rispettano, contemporaneamente, i seguenti requisiti:
risultino componenti di un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza in corso di erogazione
abbiano avviato, entro i primi dodici mesi di fruizione del reddito di cittadinanza, un’attività lavorativa autonoma
non abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la richiesta del bonus, un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale
non siano componenti di nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza che abbiano già usufruito del bonus addizionale
Esiste anche la possibilità che questo bonus venga revocato, nei seguenti casi:
se l’attività autonoma, impresa individuale venga chiusa prima dei dodici mesi dall’avvio
se il Reddito di cittadinanza, in corso di erogazione, sia oggetto di revoca
nel caso in cui il beneficiario cada in almeno una delle ipotesi di decadenza dal Reddito di cittadinanza
Siamo di supportarti nell’apertura e nella gestione della tua Partita IVA. Per capire se hai diritto all’anticipazione, richiedi una consulenza gratuita e senza impegno, compilando il form che trovi alla fine di questo articolo. Un nostro esperto ti contatterà per rispondere alle tue domande e ai tuoi dubbi.