Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubito Video aste
#finsubitoaste
#finsubitoaste Lazio
01_post_Lazio
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Aumenta la ritenuta sui bonifici parlanti per i bonus edilizi: ecco quanto costano ora

La Legge di Bilancio per il 2024 ha introdotto diverse novità sui bonus casa con l’obiettivo di limitare le truffe e ridurre il carico di spesa dello Stato. Una di queste è la modifica della ritenuta d’acconto sui bonifici parlanti, modifica che va a influenzare la percentuale della ritenuta. Si passa infatti dall’8% all’11%.

La nuova aliquota della ritenuta d’acconto per i bonifici parlanti scatta dal 1° marzo 2024 e rappresenta un costo aggiuntivo per le imprese che hanno eseguito i lavori agevolati dai vari bonus casa (Ecobonus, bonus Ristrutturazioni, Sismabonus e altri ancora).

La normativa di nuovo conio aumenta dall’8% all’11%, a decorrere dal 1° marzo 2024, la ritenuta d’acconto d’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta ed estende, a decorrere dal 1° aprile 2024, la ritenuta d’imposta dovuta sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari anche agli agenti di assicurazione e ai mediatori di assicurazione.

Così si legge nella nota del Fisco relativamente ai commi 88-90 della Legge di Bilancio per il 2024.

Bonus casa, le novità sulla ritenuta d’acconto per i bonifici parlanti

La ritenuta sul bonifico è l’importo che la banca o Poste Italiane (a seconda dell’istituto che emette il pagamento) trattiene sul pagamento effettuato. Tale ritenuta si applica nel caso in cui il contribuente usufruisca delle maxi agevolazioni fiscali legate ai bonus edilizi 2024 e riguarda le imprese che realizzano le opere.

Per tutto il 2023, la ritenuta d’acconto sui bonifici era pari all’8%, percentuale che aumenta fino al 11% dal 1° marzo 2024 in poi per effetto della Legge di Bilancio.

Per i bonifici effettuati entro il 29 febbraio 2024, si applica la vecchia misura dell’8%.

Bonus casa, le novità sulla ritenuta d’acconto per i bonifici parlantiBonus casa, le novità sulla ritenuta d’acconto per i bonifici parlanti

L’aumento della ritenuta d’acconto va a vantaggio dello Stato e a discapito delle aziende alle quali il bonifico è rivolto. Per questo motivo diverse associazioni di categoria hanno manifestato la loro contrarietà alla modifica. Tra queste l’ANFIT, Associazione Nazionale per la tutela della Finestra Made in Italy, considera l’aumento della ritenuta d’acconto inammissibile e poiché toglie liquidità alle imprese arrecando un danno economico al settore.

L’impatto è notevole sui comparti costruzioni ed impiantistica che già stanno accusando una brusca frenata. Inoltre per recuperare interamente, in termini finanziari, l’ammontare di imposte anticipate con la ritenuta, le imprese devono attendere da un minimo di 283 giorni a un massimo di 647 giorni, quasi due anni.

Così Ruggero Vitali responsabile CNA Costruzioni Rimini.

Come funziona la ritenuta d’acconto sui bonifici

La ritenuta sul bonifico consiste in una somma a titolo di acconto dell’imposta dei redditi trattenuta dalle banche o da Poste italiane.

Ciò vuol dire che l’impresa che ha eseguito gli interventi agevolati con il bonus Ristrutturazione, il Superbonus, l’Ecobonus e altri bonus incamera una somma decurtata della ritenuta.

In altre parole, la ritenuta sul bonifico va a ridurre la liquidità di cui l’impresa può disporre.

Come funziona il bonifico parlante

La ritenuta d’acconto si applica sul bonifico parlante, la tipologia di bonifico richiesta dall’Agenzia delle Entrate per poter beneficiare dei bonus edilizi. Il bonifico parlante si differenzia dal normale bonifico perché più dettagliato. Può essere sia postale che bancario e nella causale deve riportare le informazioni precise e dettagliate sui beneficiari e sui riferimenti legali.

Nel bonifico parlante il contribuente deve inserire:

  • la causale, con la dicitura indicata dall’Agenzia delle Entrate per il bonus richiesto. Ad esempio per il bonus
    Ristrutturazioni è “Bonifico per detrazioni previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986”.
  • i riferimenti della fattura – numero e data – in modo da risalire al documento
  • il codice fiscale del beneficiario
  • il numero partita Iva o codice fiscale per l’intestatario del bonifico, cioè l’impresa che ha realizzato i lavori
  • l’agevolazione richiesta

In presenza di più soggetti che sostengono la spesa e vogliono usufruire della detrazione, il bonifico parlante deve riportare il numero di codice fiscale di ciascuna persona interessata. Invece, se l’intervento è stato realizzato sulle parti comuni del condominio, si dovrà indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore.

Se l’ordinante del bonifico è un soggetto diverso da quello indicato nella disposizione di pagamento, la detrazione va fruita da quest’ultimo, come indicato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 17/E del 24 aprile 2015.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui