“In Italia l’auto elettrica rispetto al salario medio costa ancora troppo”. E gli incentivi? “La differenza e’ tale che dovrebbero essere degli aiuti esagerati e ciò significherebbe alzare troppo le tasse degli italiani”. Gilberto Pichetto Fratin è sempre considerato un ministro a rischio. Pare non entusiasmare il governo. Forse perché ha il vizio di limitarsi ad affermazioni di buon senso. Insomma, il contrario del ministro cognato miracolato.
E sull’auto elettrica ha detto ciò che pensa la stragrande maggioranza degli italiani. E che è poi la stessa cosa relativa alle imposizioni europee per la casa green.
A tutto ciò si aggiunge la stupida politica governativa riguardo ai bonus, agli incentivi, alle agevolazioni. Ed anche all’adeguamento di salari e pensioni o al taglio delle tasse. Per mere ragioni elettorali si è puntato solo sulle fasce più basse. Composte da chi, pur con tutti gli aiuti a disposizione, non sarà mai in grado di acquistare un’auto elettrica e neppure gli altri prodotti del made in Italy venduti ormai a prezzi proibitivi. Oppure composte da evasori e furbetti vari che denunciano redditi bassi pur guadagnando molto di più.
In ogni caso vengono penalizzati gli appartenenti al ceto medio, costretti a pagare le tasse per tutti senza aver diritto ad aiuti e agevolazioni. Con il brillante risultato di ridurre drasticamente la capacità di spesa di queste famiglie, facendo calare i consumi dei prodotti italiani e mettendo a rischio le produzioni industriali e agricole. Una spesa di almeno 30mila euro per una vettura elettrica, a cui si aggiunge una cifra superiore per adattare la casa ai diktat ambientalisti, significa distruggere il bilancio di milioni di famiglie. Distruggendo, di conseguenza, il tessuto economico italiano.
Ma è proprio ciò che vogliono i padroni statunitensi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui