Rottamazione-quinquies: La Guida Completa alla Pace Fiscale 2026


L’analisi definitiva dell’Art. 23 del D.D.L. Bilancio 2026: soggetti, debiti, vantaggi, rischi e il ruolo cruciale della consulenza professionale. Un’opportunità da cogliere con la giusta strategia.

Il panorama fiscale italiano si appresta a vivere una nuova, significativa stagione di riassetto. Con l’approvazione del Disegno di Legge di Bilancio 2026 da parte del Consiglio dei Ministri, avvenuta in data 17 novembre 2025, il Governo ha ufficialmente varato il pacchetto di misure noto come “Pace Fiscale 2026”. Al cuore di questo pacchetto, l’articolo 23 introduce la tanto attesa Rottamazione-quinquies, la quinta edizione della definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della Riscossione.

Questa nuova misura rappresenta un’opportunità cruciale per milioni di contribuenti – privati cittadini, professionisti e imprese – che si trovano a fronteggiare una situazione debitoria complessa con l’Erario e gli enti previdenziali. La Rottamazione-quinquies promette di abbattere in modo significativo l’esposizione debitoria, azzerando sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive.

Tuttavia, come ogni strumento di sanatoria, la sua applicazione non è né semplice né automatica. La norma presenta similitudini con la precedente “Quater”, ma introduce anche differenze sostanziali e specifiche clausole di inclusione ed esclusione che rendono il percorso di adesione un vero e proprio labirinto normativo. Comprendere appieno i requisiti, valutare la convenienza e presentare correttamente l’istanza sono passaggi fondamentali per trasformare un debito ingente in un impegno sostenibile.

In questo contesto di elevata complessità tecnica, la tentazione del “fai-da-te” può rivelarsi un errore fatale, portando alla perdita dei benefici o, peggio, a un aggravamento della propria posizione. È per questo che affidarsi a consulenti esperti diventa non solo una scelta saggia, ma una necessità strategica. Retefin.it, con la sua comprovata esperienza nella gestione delle passività fiscali e previdenziali, si pone come il partner ideale per analizzare la posizione di ogni singolo contribuente, pianificare la strategia di adesione più vantaggiosa e gestire l’intero iter burocratico.

In questa guida completa, redatta con il supporto degli analisti di Retefin.it, esploreremo in ogni dettaglio la Rottamazione-quinquies: chi può accedere, quali debiti sono inclusi, i calcoli di convenienza, i rischi da evitare e le procedure da seguire.


 

Sezione 1: Il Contesto della Pace Fiscale 2026 e la Genesi della Rottamazione-quinquies

 

Per comprendere appieno la portata dell’Art. 23, è indispensabile inserirlo nel suo corretto contesto: quello della “Pace Fiscale 2026” e della lunga, ciclica storia delle definizioni agevolate in Italia.

 

1.1. Cos’è la “Pace Fiscale”?

 

Il termine “Pace Fiscale” è entrato nel lessico politico ed economico italiano per descrivere un insieme eterogeneo di provvedimenti volti a regolarizzare i rapporti pendenti tra Fisco e contribuente. Non si tratta di un “condono tombale” – che implicherebbe un’assoluzione generalizzata anche sull’imposta evasa – quanto piuttosto di una serie di “tregue fiscali” o “definizioni agevolate”.

Gli obiettivi di una Pace Fiscale sono tipicamente due e speculari:

  1. Per lo Stato: Fare cassa rapidamente (generare gettito immediato per finanziare la manovra), ridurre l’enorme mole di contenziosi tributari pendenti e sgonfiare l’ormai cronico “magazzino” dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER), che ammonta a oltre mille miliardi di euro di crediti iscritti a ruolo, in larga parte di difficile o impossibile esazione.
  2. Per il Contribuente: Offrire una via d’uscita sostenibile a chi, per crisi di liquidità, errori o difficoltà oggettive, ha accumulato debiti significativi. La “Pace Fiscale” permette di chiudere le pendenze pagando l’imposta o il contributo originario (il “capitale”), con un forte sconto su sanzioni e interessi, spesso attraverso un piano rateale.

La “Pace Fiscale 2026” si inserisce in questo solco, proponendo diverse misure che vanno dalla nuova rottamazione allo stralcio di mini-cartelle (una misura su cui si attendono ancora i decreti attuativi) e a possibili definizioni per gli avvisi bonari ancora in fase pre-ruolo. Il team di Retefin.it monitora costantemente l’evoluzione di tutte queste misure per offrire ai propri clienti un quadro sempre aggiornato e completo delle opportunità disponibili.

 

 

1.2. L’Evoluzione Storica: Dalla Rottamazione-bis alla Quater

 

La “Rottamazione-quinquies” non nasce nel vuoto. È l’ultimo capitolo di una saga iniziata quasi un decennio fa, che ha visto alternarsi diverse versioni di definizioni agevolate, ognuna con le sue specificità. Comprendere questa evoluzione è fondamentale per capire le logiche della nuova misura.

  • Rottamazione-bis (DL 148/2017): È stata la prima vera “riapertura dei termini” della definizione agevolata originaria (DL 193/2016), pensata per includere i carichi affidati all’Agente della Riscossione nell’anno 2017 e per riammettere alcuni contribuenti decaduti dalla prima edizione. Ha introdotto il concetto, oggi fondamentale, di dare una “seconda possibilità” a chi non era riuscito a rispettare le scadenze.
  • Rottamazione-ter (DL 119/2018): Questa è stata una delle edizioni più ampie e discusse, parte integrante della prima “Pace Fiscale”. Ha esteso l’orizzonte temporale dei debiti rottamabili (dal 2000 al 2017) e ha offerto un piano di pagamento molto lungo (fino a 18 rate in 5 anni), riscuotendo un enorme successo in termini di adesioni. Tuttavia, la sua stessa durata e le difficoltà economiche (incluse quelle legate alla pandemia) hanno generato una vasta platea di “decaduti”, ovvero soggetti che non sono riusciti a onorare il piano di pagamento e hanno perso i benefici.
  • Rottamazione-quater (L. 197/2022): Introdotta con la Legge di Bilancio 2023, la “Quater” è stata, fino ad oggi, la versione più generosa. Ha coperto i debiti dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Il suo enorme vantaggio risiedeva nel fatto che il contribuente pagava esclusivamente il capitale (l’imposta o il contributo originario) e le spese di notifica ed esecutive. Venivano azzerati non solo sanzioni e interessi di mora, ma anche l’aggio della riscossione e gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo. Anche la Quater, tuttavia, ha lasciato dietro di sé dei “dimenticati”: chi non ha aderito in tempo, chi ha inserito solo una parte dei propri debiti e chi, inevitabilmente, sta già iniziando a decadere dal relativo piano di pagamento.

L’analisi storica condotta da Retefin.it evidenzia un pattern chiaro: ogni rottamazione genera una nuova categoria di contribuenti (i “decaduti”) che necessita, a distanza di qualche anno, di una nuova misura di salvaguardia. La Rottamazione-quinquies nasce proprio per rispondere a questa esigenza, oltre che per includere i debiti più recenti.

 

1.3. Perché una “Quinta” Rottamazione?

 

La decisione di varare la Rottamazione-quinquies, a così breve distanza dalla Quater, risponde a diverse necessità strategiche e contingenze economiche:

  1. Copertura dei Debiti Recenti: La Quater si fermava al 30 giugno 2022. La Quinquies estende l’arco temporale fino al 31 dicembre 2023, includendo così un anno e mezzo di nuovi carichi affidati alla riscossione, un periodo ancora segnato dalle difficoltà post-pandemiche e dalle crisi energetiche.
  2. Gestione dei Decaduti: Come anticipato, la Quinquies è la risposta diretta al problema dei contribuenti decaduti dalle precedenti definizioni (in particolare la “Ter”). Senza questa misura, questi soggetti vedrebbero i loro debiti riesplodere, comprensivi di sanzioni e interessi pieni, diventando preda di pignoramenti e fermi amministrativi.
  3. Inclusione dei “Dimenticati” della Quater: La norma permette di inserire nella Quinquies cartelle che, pur essendo eleggibili per la Quater, non vi erano state incluse per scelta, dimenticanza o impossibilità.
  4. Esigenza di Liquidità dello Stato: Non da ultimo, ogni definizione agevolata genera un gettito “extra” e immediato, fondamentale per la tenuta dei conti pubblici e per finanziare le misure previste dalla Legge di Bilancio 2026.

La complessità di questo scenario, con la sovrapposizione di diverse normative, rende la consulenza di Retefin.it non un lusso, ma una vera e propria necessità per districarsi e scegliere lo strumento più adatto alla propria situazione.


 

Sezione 2: Analisi Dettagliata dell’Art. 23 D.D.L. Bilancio 2026: L’Identikit della Rottamazione-quinquies

 

Veniamo ora al cuore della nuova misura. L’articolo 23 del D.D.L. Bilancio 2026 delinea con precisione il perimetro di applicazione della Rottamazione-quinquies. Analizziamolo punto per punto.

 

2.1. L’Oggetto della Definizione Agevolata

 

Il primo elemento da definire è: quali debiti possono essere “rottamati”?

L’Arco Temporale: 1° Gennaio 2000 – 31 Dicembre 2023

La norma stabilisce che possono essere oggetto di definizione agevolata i “carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023”.

  • Cosa significa “Carichi Affidati”? Un debito (es. un’imposta non pagata, un contributo INPS) diventa un “carico affidato” nel momento in cui l’ente creditore (es. Agenzia delle Entrate, INPS, Comune) lo “iscrive a ruolo” e ne affida la riscossione coattiva all’Agente della Riscossione (AdER). È il momento in cui il debito si trasforma in una “cartella esattoriale” o in un “avviso di addebito” (per l’INPS) o “avviso di accertamento esecutivo”.
  • L’importanza dell’Estratto di Ruolo: Per sapere con certezza quali carichi rientrano in questo arco temporale, non basta guardare all’anno dell’imposta o della violazione. È necessario verificare la data di affidamento del carico. L’unico modo per farlo è richiedere un estratto di ruolo aggiornato (o Estratto Conto Debitorio) presso AdER. Il team di Retefin.it può assistere i clienti in questa fase preliminare di due diligence debitoria, analizzando l’estratto conto e mappando con precisione tutti i carichi definibili.

Le Tipologie di Debiti Inclusi

La Rottamazione-quinquies ha una portata molto ampia e include la stragrande maggioranza dei debiti verso la pubblica amministrazione, tra cui:

  • Debiti Tributari (Imposte):
    • IRPEF, IRES, IRAP.
    • IVA (con l’eccezione, come vedremo, di quella all’importazione).
    • Imposte di registro, ipotecarie, catastali.
    • Canone RAI (se iscritto a ruolo).
  • Debiti Previdenziali e Contributivi:
    • Contributi INPS (Gestione Artigiani, Commercianti, Gestione Separata, ecc.).
    • Contributi INAIL.
    • Attenzione: Sono esclusi i debiti verso le Casse Previdenziali Private (es. Cassa Forense, Inarcassa, ENPAM), a meno che queste non deliberino autonomamente l’adesione alla misura.
  • Violazioni del Codice della Strada (Multe Stradali):
    • Questo è un punto molto rilevante. Come per le precedenti edizioni, anche la Quinquies include le multe per violazioni del Codice della Strada.
    • Come funziona per le multe? Il beneficio è diverso. L’impianto sanzionatorio delle multe non prevede “sanzioni” e “interessi di mora” come per i tributi, ma una “maggiorazione” (prevista dall’art. 27 della L. 689/81). La rottamazione permette di pagare la sola sanzione originaria (l’importo del verbale), azzerando tutte le maggiorazioni e gli interessi. Si pagano, ovviamente, le spese di notifica e procedurali. Per chi ha accumulato molte multe non pagate, il risparmio può essere notevole.
  • Tributi Locali (IMU, TARI, ecc.):
    • Questi debiti rientrano nella Rottamazione-quinquies solo se il Comune (o l’ente locale) ha affidato la riscossione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Se il Comune utilizza un proprio concessionario privato o un’altra forma di riscossione (es. ingiunzione di pagamento), questi carichi sono esclusi.

La consulenza di Retefin.it è fondamentale in questa fase per non commettere errori: analizzare l’estratto di ruolo, verificare la natura di ogni singolo carico e l’ente preposto alla riscossione è il primo passo per costruire una domanda di adesione corretta e massimizzare i benefici.

 

2.2. I Soggetti Beneficiari: Una Platea Ampia ma Selettiva

 

Chi può, concretamente, presentare domanda per la Rottamazione-quinquies? La platea è molto vasta e comprende persone fisiche, società, professionisti e Partite IVA. La norma identifica specifiche categorie di contribuenti ammessi.

1. Chi ha Ricevuto Accertamenti per Omesso Versamento

Il testo della norma è chiaro: rientra “chiunque abbia presentato la dichiarazione ma risulti destinatario di accertamenti per omesso versamento da controlli formali, avvisi bonari o accertamenti su contributi Inps.”

  • Spiegazione: Questo è il caso più comune. Il contribuente ha presentato la dichiarazione dei redditi (es. Modello Redditi o 730) o la dichiarazione IVA, ha liquidato le imposte, ma non le ha (tutte o in parte) versate.
  • Controlli Formali e Avvisi Bonari: Si tratta dei cosiddetti controlli automatici (Art. 36-bis DPR 600/73) e controlli formali (Art. 36-ter). L’Agenzia delle Entrate invia un “avviso bonario” con cui chiede il pagamento dell’imposta, di una sanzione ridotta (tipicamente il 10%) e degli interessi. Se il contribuente non paga (o non paga la rateizzazione dell’avviso bonario), l’intero importo viene iscritto a ruolo e diventa una cartella esattoriale. Quella cartella è ora definibile con la Rottamazione-quinquies.
  • Accertamenti Contributi INPS: Stesso discorso vale per gli artigiani, i commercianti o i professionisti in Gestione Separata che non hanno versato i contributi dovuti. L’INPS emette un “avviso di addebito”, che ha valore di titolo esecutivo e viene affidato ad AdER. Anche questi carichi rientrano a pieno titolo.

2. I Decaduti dalle Precedenti Rottamazioni

 

Questo è uno dei punti qualificanti della Rottamazione-quinquies e rappresenta una boccata d’ossigeno per moltissimi contribuenti. La norma “ricomprende altresì i decaduti dalle precedenti rottamazioni”.

  • Chi è il “Decaduto”? È il contribuente che aveva aderito, ad esempio, alla Rottamazione-ter o alla Quater, aveva iniziato a pagare le rate, ma a un certo punto ha interrotto i pagamenti (mancando una scadenza oltre il termine di tolleranza di 5 giorni).
  • Conseguenze della Decadenza “Ordinaria”: La legge sulle rottamazioni è spietata. Chi decade perde tutti i benefici. Il debito “rottamato” torna a essere esigibile per l’intero importo originario, comprensivo di tutte le sanzioni e gli interessi, e le somme già pagate vengono considerate solo come un acconto sul debito totale.
  • La Nuova Opportunità: La Quinquies offre a questi soggetti una “seconda (o terza) chance”. Possono prendere il debito residuo della precedente rottamazione (o l’intero debito, se la decadenza è avvenuta subito) e inserirlo nel nuovo piano agevolato, beneficiando nuovamente dell’azzeramento di sanzioni e interessi.

Questa è una delle aree più complesse. È vitale che i contribuenti “decaduti” si rivolgano a professionisti come Retefin.it per un’analisi precisa. Bisogna calcolare esattamente il debito residuo, verificare che non siano state intraprese nel frattempo azioni esecutive irreversibili e pianificare con estrema cura il nuovo piano di pagamenti, poiché un’eventuale seconda decadenza sarebbe, con ogni probabilità, fatale e definitiva.

3. Titolari di Rateazioni Ordinarie in Corso

Un altro caso molto frequente è quello del contribuente che, non potendo accedere a una rottamazione o essendone decaduto, ha richiesto all’AdER una rateazione “ordinaria” (fino a 72 rate, o 120 in casi di comprovata difficoltà).

La norma è esplicita: “possono rientrare i carichi con una rateazione ordinaria in corso.”

  • Come funziona? Il contribuente può decidere di interrompere il piano di rateazione ordinario e “trasferire” il debito residuo (per la sola quota capitale, interessi ordinari e spese) nella Rottamazione-quinquies.
  • La Convenienza: La convenienza è quasi sempre evidente. La rateazione ordinaria non azzera sanzioni e interessi di mora, che continuano a essere dovuti (seppur rateizzati). La Rottamazione-quinquies, invece, li azzera completamente.
  • L’Operatività: Al momento della presentazione della domanda di adesione alla Quinquies, il contribuente dovrà specificare i carichi che intende “rottamare”. L’adesione comporterà la sospensione automatica delle rate del piano ordinario. Il team di Retefin.it può gestire questa transizione, assicurando che non ci siano sovrapposizioni o errori procedurali e quantificando l’esatto risparmio derivante dal passaggio dal piano ordinario alla definizione agevolata.

4. Chi ha “Dimenticato” Cartelle dalla Rottamazione-quater

Il testo precisa che “possono rientrare nel quinquies le altre cartelle che non sono state inserite nella rottamazione precedente”.

Questo significa che un contribuente che ha aderito alla Quater solo per alcuni dei suoi debiti, può ora utilizzare la Quinquies per definire quelli che aveva lasciato fuori (purché rientrino nell’arco temporale 2000-2023).

 

2.3. I Soggetti Esclusi: Le Linee Rosse della Norma

 

La Rottamazione-quinquies non è per tutti. La norma traccia due confini molto netti, che escludono due categorie specifiche di contribuenti.

Esclusione 1: Gli Evasori Totali (Assenza di Dichiarazione)

“Rimangono esclusi coloro destinatari di accertamenti per assenza di dichiarazione.”

Questo è un principio cardine che distingue la “definizione agevolata” dal “condono”. La Rottamazione-quinquies aiuta chi ha dichiarato ma non è riuscito a pagare. Non aiuta chi non ha dichiarato affatto.

  • Esempio: Un professionista che non ha presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2021. L’Agenzia delle Entrate emette un “avviso di accertamento per omessa dichiarazione”, calcolando le imposte dovute sulla base di indagini o studi di settore. Il carico che ne deriva, una volta affidato ad AdER, non può essere inserito nella Rottamazione-quinquies.
  • La Ratio: Il legislatore vuole premiare (o almeno non penalizzare) la trasparenza. La “pace” è offerta a chi è “inciampato” (omesso versamento), non a chi si è “nascosto” (omessa dichiarazione).

Esclusione 2: I “Virtuosi” della Rottamazione-quater

Questo è il punto più controverso e tecnicamente complesso della nuova norma. “Non potrà aderire chi al 30.09.2026 risulta in regola con la rottamazione quater”.

  • Spiegazione: La norma crea un “lock-in”. Se un contribuente sta pagando regolarmente le rate della Rottamazione-quater, non può abbandonare quel piano per aderire alla Quinquies (magari per includere altre cartelle o per cercare un piano rateale diverso).
  • La Ratio (Presunta): Il legislatore vuole evitare il cosiddetto “cherry picking” o “turismo fiscale”, impedendo ai contribuenti di saltare da un’agevolazione all’altra alla ricerca della condizione marginalmente migliore. Si vuole dare certezza ai flussi di cassa derivanti dalla Quater.
  • L’Effetto Paradossale: Questa norma crea un apparente paradosso. Il contribuente in regola con la Quater è “punito” (bloccato), mentre il contribuente decaduto dalla Quater è “premiato” (può rientrare nella Quinquies).
  • Lo Scenario Rischioso: Cosa succede se un contribuente in regola con la Quater ha anche altre cartelle (ad esempio del 2023, non incluse nella Quater) che vorrebbe “rottamare” con la Quinquies? La lettera della norma sembra bloccarlo. E se decidesse, strategicamente, di non pagare una rata della Quater per “decadere” e poter così accedere alla Quinquies con tutti i suoi debiti (vecchi e nuovi)?
  • La Consulenza di Retefin.it è Essenziale: Questo scenario è una vera e propria “miniera fiscale”. Scelte sbagliate possono costare carissimo. È assolutamente fondamentale rivolgersi a esperti come Retefin.it per un’analisi strategica. Il team di Retefin.it può simulare gli scenari:
    1. Restare “in regola” con la Quater e gestire le nuove cartelle (2023) in altro modo (es. rateazione ordinaria).
    2. Valutare il rischio/beneficio di una “decadenza strategica” dalla Quater per unificare tutto nella Quinquies (una scelta da ponderare con estrema cautela).
    3. Verificare se i futuri provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate forniranno chiarimenti su questo punto, magari permettendo a chi è in regola con la Quater di aderire alla Quinquies solo per i carichi non inclusi nella precedente (come quelli del 2023).

Altre Esclusioni “Standard” (Non nel Testo ma Previste per Legge)

Oltre a queste due esclusioni esplicite, le rottamazioni per prassi consolidata escludono sempre alcune tipologie di carichi:

  • Recupero di Aiuti di Stato considerati illegittimi.
  • Crediti derivanti da pronunce della Corte dei Conti.
  • Multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
  • IVA all’importazione.
  • Dazi e risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea.

Anche in questo caso, un’analisi dettagliata dell’estratto di ruolo, come quella offerta da Retefin.it, è l’unica via per avere la certezza di quali carichi siano effettivamente ammissibili.


 

Sezione 3: Il Cuore del Beneficio: Cosa si Paga e (Soprattutto) Cosa si Risparmia

 

Il motivo per cui milioni di contribuenti aderiscono alle rottamazioni è il vantaggio economico. La Rottamazione-quinquies offre un risparmio significativo, ma con una novità importante rispetto alla “Quater” che necessita di attenta analisi.

 

3.1. Il Calcolo della Somma Dovuta

 

Il testo dell’Art. 23 stabilisce che, aderendo alla definizione, “rimangono dovuti il capitale, gli interessi ordinari e le spese amministrative”. Contestualmente, “sono azzerate le sanzioni amministrative, gli interessi di mora e le somme aggiuntive”.

 

Analizziamo queste voci nel dettaglio.

COSA SI PAGA (IL DOVUTO):

  1. Il Capitale: Questa è la quota “sorte”. È l’imposta originaria non versata (es. l’IRPEF, l’IVA), il contributo INPS dovuto, o la sanzione originale della multa stradale. Questa quota deve essere pagata per intero.
  2. Le Spese Amministrative: Si tratta delle spese sostenute dall’Agente della Riscossione per le procedure di notifica della cartella e per eventuali procedure esecutive già avviate (es. spese di un pignoramento o di un fermo amministrativo). Queste spese, solitamente di importo contenuto, sono da pagare.
  3. Gli Interessi Ordinari: QUESTO È IL PUNTO CHIAVE E LA GRANDE DIFFERENZA RISPETTO ALLA QUATER. La Rottamazione-quater, come detto, azzerava tutti gli interessi, inclusi quelli da ritardata iscrizione a ruolo (gli interessi maturati dalla data di scadenza del tributo fino alla data di affidamento del carico ad AdER). La Rottamazione-quinquies, invece, nel testo approvato il 17 novembre 2025, sembra reintrodurre il pagamento degli “interessi ordinari”.
    • Cosa sono gli “Interessi Ordinari”? La dicitura è ambigua e sarà fondamentale attendere la circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, con buona probabilità, potrebbe riferirsi:
      • Agli interessi da ritardata iscrizione a ruolo (Art. 20 DPR 602/73), calcolati al tasso legale, che la Quater aveva cancellato.
      • Agli interessi già contenuti nell’avviso bonario o nell’atto di accertamento prima che diventasse cartella.
    • Cosa implica? Implica che la Rottamazione-quinquies è meno generosa della Quater. Il risparmio c’è, ed è enorme, ma il conto finale sarà leggermente più alto rispetto alla precedente edizione.
    • Retefin.it e l’Analisi di Convenienza: Questa complessità rende il calcolo della convenienza non immediato. Non basta più guardare il “capitale” sull’estratto di ruolo. Bisogna essere in grado di scorporare le varie voci. Gli specialisti di Retefin.it sono già al lavoro per analizzare la portata di questa novità e sono pronti a sviluppare modelli di calcolo previsionali per i propri clienti, in modo da fornire una stima precisa dell’importo da pagare, al netto delle ambiguità normative.

COSA SI RISPARMIA (L’AZZERAMENTO):

Questo è il beneficio tangibile e potente della misura. Aderendo, il contribuente ottiene la cancellazione totale di:

  1. Sanzioni Amministrative: Sono le sanzioni collegate al tributo (es. la sanzione per omesso versamento, che è tipicamente del 30% dell’imposta). Nelle cartelle più vecchie, le sanzioni possono arrivare a duplicare o triplicare l’importo del capitale originario. Il loro azzeramento è il vantaggio principale.
  2. Interessi di Mora: Sono gli interessi che maturano dopo la notifica della cartella esattoriale e che continuano a crescere fino al saldo. Vengono calcolati a un tasso di mora legale (aggiornato periodicamente) e possono incidere pesantemente sull’importo totale.
  3. Somme Aggiuntive (per debiti INPS/INAIL): Questa è una voce cruciale per artigiani, commercianti e professionisti con debiti previdenziali. Le “somme aggiuntive” sono le sanzioni civili previste per l’omesso o ritardato versamento dei contributi. Sono calcolate in modo molto oneroso e spesso superano l’importo del contributo stesso. Il loro azzeramento è una vera e propria ancora di salvezza per questa categoria di contribuenti.
  4. Aggio della Riscossione: Sebbene la norma parli di “spese amministrative” (dovute) e non menzioni l’aggio (le commissioni dell’Agente della Riscossione), la prassi delle rottamazioni è sempre stata quella di azzerare l’aggio. È probabile che la voce “interessi ordinari” sia una forma di compensazione per l’Erario rispetto al totale azzeramento dell’aggio e degli altri interessi visto nella Quater.

 

3.2. Esempi Concreti di Risparmio

 

Per rendere chiaro l’impatto della Rottamazione-quinquies, vediamo alcuni casi studio pratici, simulati sulla base dell’esperienza degli analisti di Retefin.it.

Esempio 1: La Cartella IRPEF (Lavoratore Dipendente / Professionista)

Un contribuente ha una cartella esattoriale per un omesso versamento IRPEF relativo all’anno 2021, affidata ad AdER nel 2023.

  • Capitale (IRPEF dovuta): € 10.000
  • Sanzioni (30%): € 3.000
  • Interessi di Mora (accumulati): € 1.200
  • Interessi Ordinari (da ritardata iscrizione): € 600
  • Spese di Notifica: € 50
  • Totale Debito Cartella: € 14.850

Aderendo alla Rottamazione-quinquies, il contribuente pagherà:

  • Capitale: € 10.000
  • Interessi Ordinari: € 600
  • Spese di Notifica: € 50
  • Totale da Pagare (Rottamazione-quinquies): € 10.650
  • RISPARMIO NETTO: € 4.200 (pari all’azzeramento di sanzioni e interessi di mora)

Esempio 2: Il Debito INPS (Artigiano Decaduto dalla “Ter”)

Un artigiano aveva aderito alla Rottamazione-ter per un debito INPS, ma è decaduto nel 2022. Il suo debito originario era così composto:

  • Capitale (Contributi INPS): € 25.000
  • Somme Aggiuntive (Sanzioni INPS): € 18.000
  • Interessi di Mora: € 4.500
  • Spese: € 150
  • Totale Debito Originario: € 47.650

Aveva pagato € 5.000 della Rottamazione-ter prima di decadere. Il suo debito è riesploso, e i 5.000€ sono stati presi solo come acconto. Il suo debito residuo comprensivo di sanzioni è di circa € 42.650.

Aderendo alla Rottamazione-quinquies, il suo debito viene ricalcolato sul capitale residuo:

  • Capitale Residuo: € 20.000 (€ 25.000 – € 5.000 pagati)
  • Interessi Ordinari (ipotizziamo): € 2.000
  • Spese: € 150
  • Totale da Pagare (Rottamazione-quinquies): € 22.150
  • RISPARMIO NETTO (sul debito residuo): Oltre € 20.500

Questo esempio dimostra l’importanza vitale della misura per i “decaduti”, specialmente sui debiti INPS dove le “somme aggiuntive” sono punitive. Un’analisi personalizzata con Retefin.it è l’unico modo per calcolare con precisione questo beneficio.

Esempio 3: Le Multe Stradali (Privato Cittadino)

Un cittadino ha accumulato 5 multe stradali nel 2022, non pagate e notificate tramite cartella nel 2023.

  • Importo Sanzione Originale (5 verbali): € 800
  • Maggiorazioni (Art. 27 L. 689/81) accumulate: € 650
  • Interessi: € 120
  • Spese di Notifica: € 75
  • Totale Debito Cartella: € 1.645

Aderendo alla Rottamazione-quinquies (che per le multe azzera solo maggiorazioni e interessi):

  • Importo Sanzione Originale: € 800
  • Spese di Notifica: € 75
  • Totale da Pagare (Rottamazione-quinquies): € 875
  • RISPARMIO NETTO: € 770

Questi esempi dimostrano la potenza dello strumento. Tuttavia, il calcolo non è mai così semplice. Spesso un contribuente ha decine di carichi diversi (IRPEF, INPS, IVA, Multe) con anni di riferimento e date di affidamento differenti. È qui che il servizio di preventivo e consulenza di Retefin.it fa la differenza, aggregando i dati, simulando il dovuto e fornendo al cliente un importo certo su cui basare la propria decisione.


 

Sezione 4: L’Iter Procedurale: Come, Dove e Quando Aderire

 

Ottenere i benefici della Rottamazione-quinquies non è un diritto automatico, ma il risultato di una procedura di adesione volontaria che deve essere eseguita alla perfezione. Gli errori procedurali sono la prima causa di fallimento delle istanze.

La Legge di Bilancio 2026 (approvata come DDL il 17/11/2025) entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. Sulla base della prassi delle precedenti rottamazioni, possiamo ipotizzare il seguente iter e le seguenti tempistiche (che dovranno essere confermate da un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate e dal successivo decreto attuativo).

 

4.1. Fase 1: La Domanda di Adesione (La Scadenza Chiave)

 

  • Come si presenta? Esclusivamente in via telematica, attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Sarà necessaria l’identità digitale (SPID, CIE o CNS).
  • Quale sarà la scadenza? Basandosi sulle edizioni passate, è molto probabile che la finestra per presentare l’istanza di adesione si apra a inizio 2026 (febbraio/marzo) e si chiuda in estate. Una scadenza plausibile è il 30 giugno 2026.
  • Cosa si deve dichiarare? Nella domanda, il contribuente deve indicare quali carichi (identificati dal numero di cartella o di avviso) intende “rottamare”. La scelta è fondamentale:
    • Adesione Totale: Si includono tutti i carichi definibili nell’arco 2000-2023.
    • Adesione Parziale: Si scelgono solo alcune cartelle. Questa opzione è utile se si hanno, ad esempio, contenziosi aperti su altre cartelle o se si preferisce gestire alcuni debiti in modo diverso.
  • L’Importanza dell’Assistenza: Questo è il momento più delicato. Dimenticare una cartella significa escluderla per sempre dal beneficio. Inserire una cartella non ammissibile (es. per omessa dichiarazione) può generare confusione. La domanda, una volta inviata, è di norma irrevocabile. Affidare la compilazione e l’invio dell’istanza a Retefin.it significa avere la garanzia di un’analisi preliminare completa (basata sull’estratto di ruolo) e di una compilazione senza errori, massimizzando l’efficacia della definizione agevolata.

 

4.2. Fase 2: La Risposta dell’Agenzia (La “Comunicazione delle Somme Dovute”)

 

Una volta chiusa la finestra per le domande (ipotizziamo 30 giugno 2026), l’Agenzia delle Entrate-Riscossione impiegherà alcuni mesi per processare le istanze.

  • Quale sarà la scadenza? L’AdER invierà ai contribuenti la “Comunicazione delle somme dovute”. Questa comunicazione (spesso chiamata “Prospetto di Liquidazione”) arriverà probabilmente entro il 30 settembre 2026.
  • Cosa contiene? È il documento fondamentale che:
    1. Accoglie (o rigetta) la domanda.
    2. Indica l’importo totale da pagare, già ricalcolato secondo le regole della Quinquies (capitale + interessi ordinari + spese).
    3. Indica i bollettini di pagamento (moduli PagoPA) con le scadenze, sia per chi sceglie il pagamento unico, sia per chi sceglie la rateizzazione.
  • Il Ruolo di Retefin.it: Retefin.it riceve per conto del cliente la comunicazione, la analizza, verifica la correttezza dei calcoli effettuati dall’Agenzia e, soprattutto, imposta per il cliente uno scadenzario di pagamento proattivo, per evitare errori o dimenticanze.

 

4.3. Fase 3: Il Pagamento (Unica Soluzione o Rateizzazione)

 

La Comunicazione delle somme dovute indicherà le opzioni di pagamento. Come per le precedenti edizioni, ci saranno due vie:

Opzione A: Pagamento in Unica Soluzione (Lump Sum)

  • Il contribuente paga l’intero importo calcolato dall’Agenzia in un’unica soluzione.
  • Scadenza (Presunta): 31 ottobre 2026.
  • Vantaggio: Si chiude il debito immediatamente, senza interessi di rateizzazione.

Opzione B: Pagamento Rateale (La Scelta Più Comune)

Questa è l’opzione che la maggior parte dei contribuenti sceglierà. La Legge di Bilancio 2026 dovrà definire il numero massimo di rate.

  • Numero di Rate (Presunto): È probabile che si ricalchi il modello della Quater, con un piano di 18 rate distribuite in 5 anni.
  • Scadenze delle Rate: Il piano tipico prevede rate con scadenze fisse (es. 31 ottobre, 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre di ogni anno). Le prime due rate hanno solitamente un importo maggiore (es. 10% del totale ciascuna), mentre le restanti 16 sono di importo costante.
  • Interessi di Rateizzazione: Sul pagamento rateale sono dovuti degli interessi. Solitamente vengono calcolati al tasso del 2% annuo a decorrere dalla scadenza della prima rata.

La Tolleranza di 5 Giorni

Un punto fondamentale da ricordare, che sarà quasi certamente confermato, è la “lieve tolleranza”. Per tutti i pagamenti (unica soluzione o rate) non si decade se si paga entro 5 giorni dalla scadenza ufficiale. Un pagamento effettuato al sesto giorno, anche per un solo euro in meno, comporta la decadenza immediata e irrimediabile.

La gestione di un piano quinquennale richiede disciplina. Retefin.it offre ai propri clienti un servizio di reminding e di gestione dello scadenzario, un supporto proattivo per assicurare che ogni pagamento venga effettuato nei termini e per l’importo corretto, mettendo al riparo dal rischio di decadenza.


 

Sezione 5: Analisi Strategica: Vantaggi, Rischi e la Consulenza di Retefin.it

 

La Rottamazione-quinquies è un treno da non perdere, ma è un treno che viaggia su un binario molto stretto. Prima di salire a bordo, è necessaria un’analisi strategica dei pro e dei contro.

 

5.1. I Vantaggi Immediati e Indiretti dell’Adesione

 

Aderire alla Rottamazione-quinquies, oltre all’evidente risparmio economico, sblocca una serie di benefici collaterali di enorme importanza per cittadini e imprese.

  1. Stop alle Azioni Esecutive e Cautelari: Questo è un effetto immediato. Dalla data di presentazione della domanda (e fino all’eventuale decadenza), l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non può avviare nuove azioni esecutive (pignoramenti di stipendi, pensioni, conti correnti) né iscrivere nuovi fermi amministrativi di veicoli o ipoteche. Le procedure già avviate vengono sospese. Questo significa riacquistare immediatamente liquidità e serenità operativa.
  2. Rilascio del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva): Questo è un vantaggio vitale per imprese e professionisti. Con la sola presentazione della domanda di Rottamazione-quinquies, si ottiene la “regolarità contributiva” ai fini DURC. Questo permette di:
    • Partecipare alle gare d’appalto pubbliche.
    • Lavorare in subappalto.
    • Ottenere pagamenti dalla Pubblica Amministrazione (che altrimenti verrebbero bloccati e pignorati).
    • Accedere a bonus e agevolazioni edilizie.Retefin.it sottolinea come, per molte aziende, questo sia il beneficio principale, ancora più del risparmio economico, perché permette di continuare a lavorare.
  3. Cancellazione delle Iscrizioni (Ipoteca, Fermo): Una volta pagata l’ultima rata del piano, AdER procede alla cancellazione definitiva dei fermi amministrativi e delle ipoteche che erano state iscritte a garanzia dei debiti “rottamati”.
  4. Uscita dalla Centrale Rischi e Crif: Sebbene AdER non segnali direttamente alle banche dati creditizie, i pignoramenti e le difficoltà finanziarie spesso portano a segnalazioni negative. Risolvere la pendenza fiscale è il primo passo per riabilitare il proprio merito creditizio nel medio termine.
  5. Pianificazione Finanziaria: La Rottamazione-quinquies trasforma un debito caotico, crescente e imprevedibile in una passività certa, fissa e rateizzata in 5 anni. Questo permette a un’azienda o a una famiglia di fare una pianificazione finanziaria sostenibile.

 

5.2. I Rischi e le Trappole da Evitare: La “Tagliola” della Decadenza

 

A fronte di questi enormi vantaggi, esiste un rischio altrettanto grande: la Decadenza.

Come già accennato, la Rottamazione-quinquies (come le sue sorelle maggiori) non perdona. La legge prevede che il mancato, insufficiente o tardivo pagamento (oltre i 5 giorni di tolleranza) anche di una sola rata del piano di definizione comporta l’immediata e automatica:

  1. Perdita di tutti i Benefici: Le sanzioni, gli interessi di mora e le somme aggiuntive che erano state “azzerate” tornano a essere dovute per intero.
  2. Ricalcolo del Debito: Il debito residuo viene ricalcolato al suo ammontare originario (pieno).
  3. Imputazione in Acconto: Le rate già pagate vengono considerate un semplice acconto sul debito totale.
  4. Impossibilità di Rateazione: Il debito residuo che “riesplode” non può più essere rateizzato (salvo future, e improbabili, nuove leggi). Diventa immediatamente e interamente esigibile.
  5. Ripresa delle Azioni Esecutive: L’AdER riattiva immediatamente le procedure di pignoramento e fermo amministrativo.

È una vera eposta (letteralmente, “ghigliottina”). Questo significa che l’adesione alla Rottamazione-quinquies non può essere fatta “a cuor leggero”. È un impegno quinquennale rigido.

È qui che la consulenza di Retefin.it assume un valore strategico incalcolabile. Prima ancora di presentare la domanda, il team di Retefin.it esegue una vera e propria analisi di sostenibilità finanziaria insieme al cliente.

  • L’importo della rata è compatibile con il cash-flow (aziendale o familiare) previsto per i prossimi 5 anni?
  • Esistono alternative? Forse una rateazione ordinaria a 120 rate (10 anni), sebbene più costosa (perché include sanzioni e interessi), è più sostenibile perché ha rate più basse?
  • È possibile aderire solo a una parte dei debiti (quelli più “pesanti” di sanzioni) e gestire gli altri in modo diverso, per creare un piano di rientro più flessibile?

Retefin.it non si limita a “fare la pratica”. Costruisce un piano di risanamento. Aiuta il cliente a non decadere, perché la vera vittoria non è aderire alla rottamazione, ma concluderla pagando l’ultima rata.

 

5.3. Il Dilemma Strategico: Quater vs. Quinquies

 

Come già analizzato, la coesistenza della Quater (per chi è in regola) e della Quinquies (che riammette i decaduti) crea un terreno strategico minato.

Il contribuente che sta pagando la Quater e ha nuovi debiti (2022-2023) si trova a un bivio:

  1. Scenario A (Prudente): Continua a pagare la Quater (che è molto vantaggiosa, senza “interessi ordinari”) e chiede per i nuovi debiti una rateazione ordinaria o attende una futura misura.
  2. Scenario B (Aggressivo/Rischioso): Smette deliberatamente di pagare la Quater, “decade” (facendo riesplodere quel debito), e poi presenta un’unica domanda di Rottamazione-quinquies per tutti i debiti (sia quelli della Quater “decaduta” sia i nuovi).

Perché lo Scenario B è pericoloso?

  • Costi Maggiori: Il debito della Quater, una volta “rottamato” con la Quinquies, includerà gli “interessi ordinari” che prima erano stati azzerati. Potrebbe essere più costoso.
  • Rischio Normativo: È un comportamento “elisivo” che potrebbe essere oggetto di futuri contenziosi o contestazioni.
  • Perdita di Tempo: Si perde il piano di pagamento già avviato.

Non esiste una risposta unica. Esiste solo la risposta giusta per la singola situazione. Retefin.it è l’unico partner in grado di effettuare questa simulazione comparativa, mettendo sul piatto i numeri certi: quanto mi costa lo Scenario A vs. quanto mi costa lo Scenario B? Solo con dati precisi si può prendere una decisione strategica informata.


 

Sezione 6: Oltre la Rottamazione: Le Altre Misure della Pace Fiscale 2026

 

La Rottamazione-quinquies è la colonna portante della Pace Fiscale 2026, ma il D.D.L. Bilancio e i provvedimenti collegati contengono (o conterranno) altre misure che possono essere combinate con la rottamazione per un risanamento completo.

Sebbene i dettagli saranno definiti dai decreti attuativi, le indiscrezioni e l’esperienza storica suggeriscono la presenza di:

  1. Stralcio Automatico delle Mini-Cartelle: Una misura molto probabile è la cancellazione automatica (senza domanda) dei debiti iscritti a ruolo di importo molto basso (es. fino a 1.000 o 2.000 euro) e molto vecchi (es. fino al 2015). Questi carichi sono considerati “inesigibili” e il loro costo di gestione supera il beneficio della riscossione.
  2. Saldo e Stralcio per Soggetti in Difficoltà: Potrebbe essere reintrodotta una forma di “Saldo e Stralcio” (diversa dalla rottamazione) per i contribuenti persone fisiche che si trovano in una comprovata e grave difficoltà economica, attestata da un ISEE molto basso. Questa misura, se confermata, permetterebbe di pagare una percentuale minima del debito (es. 16%, 20% o 35% a seconda della fascia ISEE) e ottenere la cancellazione totale del resto.
  3. Definizione Agevolata degli Avvisi Bonari: Potrebbe essere varata una misura specifica per chiudere le pendenze derivanti da avvisi bonari (Art. 36-bis/ter) che non sono ancora stati iscritti a ruolo e trasformati in cartelle. Ad esempio, pagando l’imposta con sanzioni ridotte (es. 3% o 5%) e senza interessi.

La vera strategia vincente non è focalizzarsi su una sola misura, ma avere una visione d’insieme. Un contribuente potrebbe, ad esempio:

  • Vedere i suoi debiti più vecchi “stralciati” automaticamente.
  • Usare la “Rottamazione-quinquies” per le cartelle più importanti (2015-2023).
  • Usare la “Definizione Agevolata” per un avviso bonario appena ricevuto.

Questa orchestrazione di strumenti fiscali è un’attività complessa che richiede un’elevata specializzazione. Retefin.it offre una consulenza a 360 gradi, analizzando l’intera posizione debitoria del cliente e proponendo un piano di rientro che integra, ove possibile, tutte le definizioni agevolate e gli strumenti messi a disposizione dalla Pace Fiscale 2026, garantendo il massimo risparmio e la massima sostenibilità.


 

Conclusione: Un’Opportunità da Costruire con Metodo e Competenza

 

La Rottamazione-quinquies, introdotta dall’Art. 23 del D.D.L. Bilancio 2026, rappresenta l’ennesima, e forse una delle ultime, grandi occasioni per chiudere i conti con il passato e rimettere in sesto la propria posizione finanziaria. I vantaggi sono innegabili: l’azzeramento di sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive può ridurre un debito anche del 50-70%, sbloccando al contempo il DURC e fermando le azioni esecutive.

Tuttavia, la norma approvata il 17 novembre 2025 presenta un livello di complessità superiore alle precedenti. L’introduzione del pagamento degli “interessi ordinari” la rende meno generosa della Quater, e la clausola di esclusione per chi è “in regola” con la Quater crea un dilemma strategico che richiede un’analisi attenta.

Il rischio più grande, la “tagliola” della decadenza, impone una pianificazione rigorosa. Aderire è solo il primo passo; portare a termine il piano quinquennale è la vera vittoria.

In questo scenario, il “fai-da-te” non è un’opzione. La posta in gioco è troppo alta.

Retefin.it si pone come il partner strategico per cittadini e imprese che vogliono cogliere questa opportunità senza cadere nelle trappole. Affidarsi a Retefin.it significa:

  1. Analisi Preliminare Certa: Acquisizione ed esame dell’estratto di ruolo per mappare tutti i debiti ammissibili.
  2. Calcolo di Convenienza Preciso: Simulazione esatta dell’importo da pagare con la Quinquies (inclusa la stima degli “interessi ordinari”) e comparazione con le alternative (es. rateazione ordinaria).
  3. Consulenza Strategica: Analisi del dilemma Quater/Quinquies e supporto nella scelta della strategia migliore per il singolo caso.
  4. Gestione Impeccabile della Pratica: Compilazione e invio telematico della domanda di adesione, evitando errori formali che potrebbero invalidarla.
  5. Pianificazione e Monitoraggio: Ricezione della “Comunicazione delle somme dovute”, verifica dei calcoli e impostazione di un piano di scadenze proattivo per i successivi 5 anni, per mettere il cliente al riparo dal rischio di decadenza.

La Pace Fiscale 2026 è una realtà. La Rottamazione-quinquies è la sua applicazione più potente. Per trasformarla da un labirinto normativo a un’effettiva liberazione dai debiti, il primo passo è contattare un consulente esperto. Retefin.it è a disposizione per fornire un’analisi preliminare e guidare i contribuenti italiani verso la loro tranquillità fiscale e finanziaria.


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